Vito Giuffrida
Artist
Presenta
Friedrich
Nietzsche
Filosofo, filologo, poeta e scrittore tedesco.
Il Ritorno

Sono di nuovo qui, Sì. Sono tornato dopo più di un secolo.
Approdai in Sicilia nella primavera del 1882 e in questa terra… oltremodo meravigliosa, ho trovato la forza di dire sì alla vita! e sempre qui trovai una pace… «rigeneratrice». In questa terra ho scritto gli «Idilli di Messina» e portato a termine il manoscritto de «La Gaia scienza».
Prima… ero un uomo ferito, nel corpo e nella mente, i siciliani mi accolsero come una divinità antica. Mi ricordarono che la poesia è qui! Tutt'intorno, negli uccellini, nei gelsomini, nei muretti a secco, nel vino, negli agrumeti.
Non si può rimanere indenni dall'essere così vicini all'Etna che s'innalza come i miei pensieri, il fuoco che dorme… e poi, esplode! Etna maestosa, terribile, sublime.
Chi osa guardarla senza tremare? Chi osa vivere senza ardere come lei?
Ogni uomo che desidera vivere veramente… deve prima bruciare! deve accettare il rischio della distruzione… per creare nuovi valori! così come l'Etna, che è insieme potenza distruttrice e creatrice.
E poi il mare… immenso, le onde che si susseguono…. e ritornano. Ogni attimo che viviamo lo rivivremo ancora e poi… ancora.
Se qualcuno mi chiedesse qual è il senso di questo ritorno, risponderei: sono tornato perché qui… posso ancora imparare a non avere paura della grandezza, «diventa ciò che sei!».
Ricordo a stento mio padre… morì giovanissimo, in eredità mi lasciò qualche libro ed un po' della sua follia!
Non so ben dire adesso se la follia ha reso possibile quello che ho fatto… o sono diventato folle per quello che ho fatto.
Ed è sempre merito della follia, se quest'artista mi ha lui questa volta, «rigenerato», sicché oggi mi ritrovo qui, seduto su questa panca, rigorosamente dando le spalle ad una chiesa… qui seduto con un sincero quanto raro sorriso, un martello che per adesso non userò… una lanterna accesa anche di giorno che cerco invano di nascondere …perché non è ancora il suo tempo… e appunto uno strano orologio che segna tutte le ore allo stesso tempo, infine, il mio inseparabile taccuino dove da sempre, segno tutto quello che «sento»!
Senza la calda luce di questa terra (alla fine del mondo) forse non avrei capito che la nostra «strada»… non può, essere illuminata solo dalla luce di Apollo, la sua fredda luce tutto rende sterile! A Dioniso (bisogna votarsi) lui è la forza vitale, lui l'amore, la passione, la follia.
Dimenticare tutto… e rinascere fanciullo! Bisogna superare la nostra condizione e diventare qualcosa di nuovo…
Non accontentatevi… non abbiate paura di sbagliare, di contraddirvi… «bisogna avere un caos dentro per generare una stella danzante!»
«Io non sono un uomo… sono dinamite! E con tutto ciò, sono il contrario di uno spirito negatore… Non c'è nulla che io abbia in comune con il pessimismo: io non sono un uomo che sa dire di no, io sono uno scriba del caos… uno scriba della contraddizione»!
Monologo ispirato al pensiero di Friedrich Nietzsche
Vito Giuffrida
